Attraverso il sangue

Il tetano

di Florio Ghinelli Responsabile sanitario Avis Emilia-Romagna

 
 
Il tetano è provocato da una tossina prodotta da Costridium Tetani, un bacillo commensale del tratto gastroenterico di molti mammiferi erbivori, soprattutto equini ed ovini. Il Clostridium Tetani è un bacillo gram positivo, sporigeno. Le spore eliminate con le feci possono rimanere nel terreno e sui metalli per anni, senza perdere la capacità di sporulazione.
 
 Le ferite contaminate da terriccio, profonde o lacero contuse, sono l’ambiente ideale per la trasformazione della spora nella forma vegetativa in grado di produrre due tossine, la tetonolisina e la tetanospamina, solo la seconda patogena.
 
 La tetanospamina viene captata dalle placche terminali dei motoneuroni alfa e da qui migrano, anche per via linfoematogena, al sistema nervoso centrale.
Giunte a questo livello la tossina blocca la liberazione di neurotrasmettitori inibitori che garantiscono la normale coordinazione muscolare. Il venir meno di questo freno inibitorio provoca spasmi involontari che interessano i muscoli scheletrici, provocando rigidità muscolare generalizzata e persistente, seguita ed aggravata da crisi spastiche.
 
Il periodo di incubazione dura generalmente meno di due settimane. In questo periodo può comparire febbricola, cefalea e dolore nella ferita. Le manifestazioni cliniche del tetano iniziano con il trisma, che consiste nell’incapacità di aprire la bocca.
 
In breve periodo si può arrivare all’interessamento di tutti i muscoli toracici e laringei con insufficienza respiratoria.
 In questo periodo può comparire febbre elevata, ipertensione arteriosa, arresto cardiaco. I pazienti sono ricoverati in terapia intensiva; quasi sempre è necessaria la ventilazione meccanica, la somministrazione di antibiotici, immonuglobuline antitetaniche e sedativi. Se assistiti in ritardo la mortalità è molto elevata (50%).
 
 Il tetano può essere curato ma non sempre in modo efficace.
La mortalità è più alta nei soggetti che non sono stati vaccinati e negli adulti con immunizzazione inadeguata. Ricordiamo che in Italia ogni anno si verificano 50/60 casi di tetano, nel mondo circa un milione.
La prevenzione, attuata con una vaccinazione completa (3 dosi), è l’arma vincente per combattere il tetano.
 
 

Guida   alla profilassi antitetanica d’urgenza

Storia vaccinale (dosi)

Anni dall’ultima dose

Vaccino

Immunoglobuline

≥ 3

< 5

NO

NO

≥ 3

5 – 10

NO se piccola ferita   superficiale. Dose di richiamo in tutte le altre

NO

≥ 3

> 10

Dose di richiamo

SI’

< 3 o sconosciuta

 

Iniziare/completare ciclo vaccinale.

SI’

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