Forum nazionale giovani: la carica dei 400

 

MotivAzione: donare è una scelta importante ma deve andare di pari passo con l’impegno associativo. È un cambiamento profondo quello che conduce il donatore a diventare collaboratore attivo e, infine, a ricoprire una carica associativa; altrettanto profondo quello che riesce a coinvolgere e fidelizzare i donatori, che rispondo alla chiamata di Avis.
Questo è il messaggio forte comunicato dai giovani avisini nel corso delle due giornate trascorse a Roma sabato 15 e domenica 16 marzo, in occasione del Forum nazionale di Avis

Molte le questioni sul tavolo. Innanzitutto, gli episodi di cattiva sanità e la non autosufficienza di sangue, due problematiche che ancora affliggono alcune regioni italiane. In secondo luogo, si sono discusse le dinamiche del processo di donazione, dalle liste d’attesa al contatto con medici e infermieri, passando anche attraverso il tema dell’accreditamento e dello spostamento di molti centri di raccolta su tutto il nostro territorio.

Sono emersi però aspetti interessanti, alcuni dei quali capaci di mettere in discussione la percezione che abbiamo dei donatori. Secondo un’indagine del 2012 condotta da Cergas (Centro ricerche sulla gestione dell’assistenza sanitaria e sociale dell’Università Bocconi) alla quale hanno partecipato più di 15.700 soci Avis, il 90% dei donatori intervistati sarebbero disposti a donare in una sede più lontana rispetto alla propria. Dato che rassicura molti Presidenti di sedi Avis in cui la raccolta verrà accorpata per effetto dell’accreditamento. L’intervento di Vincenzo Saturni Presidente di Avis nazionale, si è focalizzato sulla chiamata del donatore come strumento di fidelizzazione, nel tentativo di creare un legame diretto con gli avisini e una migliore pianificazione della raccolta del sangue.

Una buona dose di originalità ha contraddistinto l’intervento di Enrico Carosio, formatore e docente universitario, il quale ha raccolto i presenti intorno al tema della motivazione con una serie di citazioni cinematografiche: “Carpe diem” dicevano i latini e Robin Williams nei panni del lungimirante professore de “L’attimo fuggente”; ma l’andare incontro alle occasioni è rappresentato anche nel film del 2013 “Gravity” e nel meno recente “Enrico V”. Perché la motivazione è tutto, anche in Avis, ma deve costantemente essere recuperata, ritrovata, rinnovata, soprattutto nei momenti di vuoto che spesso caratterizzano la vita quotidiana. Cosa ne sarebbe di ognuno di noi senza la motivazione?

Insomma non solo lavoro,a Roma in occasione del Forum. Non soddisfatti, i partecipanti non si sono fatti scappare l’occasione per un ultimo bis della coreografia ideata per il flash mob di Campo de’ Fiori, poco prima di chiudere i lavori del forum. “Carpe diem”: i giovani Avis sì che sanno cogliere l’attimo.

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