L’Hiv/Aids oggi in Italia
Emerge un quadro contraddittorio della rappresentazione dell’Hiv/Aids oggi. Se da un lato non si sentono a rischio personale, il 60% degli italiani pensa sia comunque facile contrarre il virus dell’HIV, perché questo riguarda prevalentemente i tossicodipendenti, le persone con relazioni promiscue e gli omosessuali. Emerge qui una ulteriore contraddizione: mentre dalla ricerca risulta che solo per 2 italiani su 10 la categoria degli eterosessuali è a rischio di contagio, l’epidemiologia dimostra che tra i nuovi infetti la maggioranza relativa sono etero (oltre il 40%).
“Questi risultati dimostrano quanto oggi la percezione del malato di Hiv sia ancora legata a stereotipi e false credenze dovute probabilmente a carenza di informazioni”, ha commentato Isabella Cecchini, Direttore del Dipartimento di ricerche sulla salute di GfK Eurisko. “Carenza di informazioni che rischia di penalizzare soprattutto i più giovani, che per scarsa conoscenza e consapevolezza arrivano a ghettizzare, in 9 casi su 10, i malati di HIV nella categoria dei tossicodipendenti – ha continuato Cecchini -. Anche questo conferma che nonostante siano passati trent’anni, si tende ancora a considerare l’HIV come un problema che non ci tocca direttamente, e per paure – basate molto spesso su una conoscenza stereotipata della malattia e del paziente – si tende a rimuovere il rischio personale”, ha concluso Isabella Cecchini.
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