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Periodicamente arriva sui cellulari un SMS con richiesta urgente di sangue: si tratta di una pericolosa bugia che va combattuta.

“Bimbo malato necessita di sangue causa leucemia fulminante. Urgente”. E il tam tam dei messaggini ha inizio. Potrebbe sembrare un grido d’allarme. Ma in realtà si tratta di una “bufala”, una notizia inventata. Una bugia che approfitta della generosità delle persone oneste.

La risposta ai preoccupati cittadini, vittime ancora una volta di questi “giochi digitali pericolosi”, arriva dall’Authority che in Italia è preposta al coordinamento della medicina trasfusionale e al controllo sulla sicurezza del sangue.

Si raccomanda di ignorare tali sciacallaggi, invitando alla riflessione. Il sistema trasfusionale italiano è basato sulla donazione volontaria, altruistica e non remunerata, ma soprattutto governata da meccanismi di controllo regionale da una legge dello Stato. Anche il sangue “raro” viene mappato. Questo significa che gli operatori sanno dove andare a cercare il sangue che serve. Mai nessuno si sognerebbe, dinanzi a emergenze, di instaurare una simile catena di presunta “solidarietà”. L’uso degli sms al massimo può riguardare il contatto personale e protetto da privacy che l’associazione di volontariato può effettuare per chiamare il volontario che ha firmato la liberatoria, in caso di richiesta urgente di donazione, sempre allo scadere del periodo di legge previsto tra una donazione e l’altra (3 mesi per gli uomini e 6 per le donne). Ma si tratta di casi eccezionali e personali”.

Posta la falsità di tali appelli, invitiamo i cittadini che vogliono liberamente aderire alla donazione, a informarsi presso le sedi Avis della propria città

 

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