In Africa, ha spiegato ancora Pulvirenti, “la malattia si è diffusa in quasi un anno e mezzo perché ha raggiunto paesi come la Guinea, Sierra Leone e la Liberia che non si erano mai confrontati con il virus, a differenza di quanto accaduto nella Repubblica democratica del Congo dove le epidemie sono state presto contenute e fronteggiate perché conoscendo già il virus hanno saputo come muoversi. In Sierra Leone, Liberia e Guinea, invece, erano impreparati, non conoscevano la capacità di diffusione del virus che ha raggiunto i centri urbani. Ritengo che l’intervento degli operatori sanitari sia stata una delle chiavi nel controllo dell’epidemia e sicuramente Emergency ha fatto tantissimo. E’ stata la prima organizzazione che ha tentato non tanto l’isolamento, ma la terapia dei pazienti contagiati abbassando la mortalità al 40%”.